La cotoletta

La cotoletta è uno dei piatti italiani conosciuto in tutto il mondo, la costoletta impanata, sembra abbia addirittura origini risalenti al medioevo, in quel tempo i nobili usava servire i piatti più ricchi ricoperti con una leggera copertura d’oro.

I più poveri che non potevano permetterselo, creavano una panatura passando la carne prima nel rosso d’uovo e poi nel pane grattugiato, una volta fritta nell’olio bollente, la cotoletta lentamente si dorava, formando una crosticina, assumendo un colore molto simile a quello dell’oro.

Il profumo inebriante che sprigiona la rende molto amata da tutti, ma è soprattutto nel momento dell’assaggio che conquista, nessuno può resistere al delizioso contrasto tra la parte esterna croccante e la carne interna che si scioglie in bocca.

Per gustare la vera cotoletta alla milanese, bisogna usare esclusivamente delle costolette di vitello da latte, che vengono ricavate dal carrè, devono essere alte ed avere l’osso, la farina 00, il pan grattato e del burro chiarificato per la frittura.

Questo perché risulta più leggero, essendo stato privato dell’acqua e della caseina, si sconsiglia l’olio di oliva o di semi che possono compromettere il risultato finale, ed uova freschissime, per chi lo desidera va accompagnata con una fettina di limone, anche l’osso può essere rimosso, anche se esteticamente è meglio lasciarlo.

La cotoletta va passata prima nella farina, poi nell’uovo ed infine nel pangrattato, assicurandosi di farlo ben aderire, quindi tuffarla in abbondante burro fuso, una volta che ha raggiunto la giusta temperatura.

Regione che vai cotoletta che trovi, quella valdostana è arricchita di fontina e prosciutto, mentre in quella bolognese e napoletana, per la panatura, alle uova va aggiunto il prezzemolo ed un po’ di latte. Per altre informazioni e ricette consigliamo il portale di ricette Kitchen.it